Il ricordo del nostro Capocorso
di Paolo Zanzi

 

 

Siamo proprio stati fortunati a non perdere certi “fili”: qualcuno l’abbiamo coltivato, altri ci sono stati mandati dal caso, dal destino e dal BuonDio.
Le relazioni ci sono, o prima o poi arrivano, se i sentimenti e i ricordi sono buoni.

E i nostri lo erano, lo sono.

Renzo non era “un militare” eppure è stato scelto per fare il Capocorso, non solo per la sua statura fisica.
Non avrebbe più voluto addirittura portare il cappello alpino peró, ve lo assicuro, ci avrebbe voluto vedere ancora - uno a uno- per parlare di Aosta, di Montagne, di Alpini e non solo.
“Il cappello” , con noi, se lo sarebbe messo nuovamente e con grande piacere.
I miei ri-contatti con lui risalgono a quasi 17 anni fa. A Natale di quell’anno scrissi a Rigoni Stern e a Renzo Scorteganga: fatalità, leggo ora iniziali uguali.
Ecco la lettera, datata 23.12.02 che Renzo mi scrisse in risposta alla mia.
Ci siamo poi incontrati nuovamente, diverse volte, ci siamo reciprocamente ospitati a casa e in vacanza. Abbiamo sempre guardato avanti, insieme, perchè lui, come me, non amava il ricordo del passato fine a se stesso: bisognava, bisogna, contestualizzarlo, al presente, proiettarlo nel futuro.
Ecco: anche oggi lui è “andato avanti”.

 

 

Con una certa commozione, ma anche con la rinnovata soddisfazione di averglielo insistentemente chiesto per inserirlo in InPuntaDiVibram, pubblichiamo in questa pagina "ALPINI E ALPINISTI", scritto da Renzo all'inizio del 2004.
E' una lucida disamina che "inquadra", con chiara e intima autobiograficità, i valori sintetizzati nel titolo.
Per noi, suoi Compagni del 48’ Corso AUC è quasi un testamento o, comunque, una bella pagina che ci rivela, ci conferma e ci restituisce, per sempre, anche la sua amicizia.

Alpini e Alpinisti
di Renzo Scortegagna


Paolo Zanzi

 

 

Torna alla pagina precedente